Vi raccontiamo la nostra esperienza di viaggio, in questi giorni di Covid-19, bloccati in casa, con però in testa i nostri più bei ricordi di aver trascorso il Natale più bello e caldo della nostra vita.
Siamo partiti con Zanzibarviaggi, Tour Operator, scelto perché alcuni nostri amici si erano trovati benissimo e ci avevano dato il contatto. Siamo partiti con Oman Air da Malpensa. Perfetto orario, mentre altre persone, partiti con una compagnia charter che ora ha chiuso, sono partiti con 12 ore di ritardo. Scalo a Muscat che non si può certo di dire essere come Malpensa. Sembrava di camminare in un hotel. In un secondo ci siamo trovati nell’area di Transito- Duty Free con ottimi e convenienti negozi free tax. Consiglio di sedersi in un bar, rilassarsi nei divani e assaporarsi un buon caffè omanita. Lo scalo dura due ore tra atterraggio e decollo quindi abbiamo avuto il tempo di rinfrescarci nelle toilette ampie e super pulite senza coda, rilassarci con il nostro caffè vedere qualche negozio e andare al gate per atterrare a Zanzibar. In un’ora di strada dall’aeroporto siamo arrivati al Sunset Kendwa. Strada perfetta tranne l’ultimo Km che è tutto sterrato. Qui veramente il paradiso. Spiaggia bellissima, ristorante sulla sabbia con colazione, pranzo e cena direttamente sul mare. La nostra camera aveva vista oceano, trovandosi al secondo piano delle stanze più arretrate. Le spiagge sul mare non vedono il mare direttamente e le sere di festa hanno un po’ di passaggio davanti. Dove dormivamo noi, invece, sentivamo solo il rumore delle onde dell’oceano. Lo Staff è veramente cordiale. Il servizio è un po lento ma fretta proprio non ne avevamo. Sono stati giorni bellissimi. Sempre in mare o davanti all’hotel e in escursione con l’organizzazione di Zanzibarviaggi che propone escursioni in tutta l’Isola. A Natale abbiamo pagato una cena extra e siamo andati a mangiare nell’hotel di Zanzibarviaggi, il Villa Dida Resort. Una serata magica, non solo per il cibo, degno di un ristorante stellato, ma per l’accoglienza ricevuta da Dida e da tutto il personale. Una notte magica iniziata con violini e finita con danze africane alle quali abbiamo tutti partecipato, dopo un paio di bicchieri…
Ora chiusi in casa, non ci resta che aspettare di poter ripartire, perché Zanzibar ci è rimasta nel cuore e non saranno stupide leggi a non farci più viaggiare.